Come superare il senso di colpa per una bocciatura all’esame

La vita di uno studente universitario è fatta di gioie e dolori, e se sei arrivato su questa pagina probabilmente sei reduce da una delusione e ti stai domandando come superare il senso di colpa per una bocciatura all’esame.

Per quanto si possa essere diligenti può capitare di non superare un esame; può capitare ad esempio con i cosiddetti ‘mattoni’, ossia gli esami notoriamente difficili; oppure può capitare durante un periodo particolarmente stressante a causa del quale diventa difficile concentrarsi sullo studio; o ancora quando ci si lascia condizionare dall’emotività e, pur essendo preparati, si compromette la prova.

Insomma i motivi per i quali si può essere bocciati sono diversi, e non sempre sono legati ad una preparazione scarsa e approssimativa.

Bocciatura ad un esame: ecco come superare il senso di colpa

La reazione ad un esame andato male cambia a seconda della personalità dello studente. C’è chi la prende con ‘filosofia’ e chi invece si lascia sopraffare dal senso di colpa.

Inutile precisare che le reazioni estreme, in un senso o nell’altro, non sono mai positive, per cui così come non è costruttivo un atteggiamento totalmente disinteressato non lo è neppure la depressione.
Gli eccessi sono da evitare perché allo stesso modo possono compromettere la preparazione dei successivi esami.

L’università telematica Niccolò Cusano di Napoli, da sempre attenta alle esigenze degli studenti, e non soltanto a quelle che fanno riferimento ad aspetti puramente didattici, ha realizzato questo post con l’obiettivo di fornire qualche spunto utile per superare il momento di difficoltà legato ad una bocciatura.

Sappiamo bene che un pochino di rammarico per essere stati bocciati o per aver rifiutato un voto troppo basso è normale, a patto però che venga poi trasformato in una spinta per migliorare.
Lasciarsi prendere dallo sconforto è totalmente inutile.

Ecco qualche suggerimento per riprendersi da una bocciatura.

Analizzare i motivi dell’insuccesso per correggere il tiro

Il primo passo da compiere è quello dell’analisi.
È importante cercare di capire il motivo per il quale l’esame non è andato bene.

Se dall’analisi, onesta e accurata, emerge che il fallimento è dipeso da un momento di eccessiva emotività che ha compromesso la performance allora forse è il caso di lavorare su se stessi; è il caso di lavorare sull’autostima e di esercitarsi a controllare l’ansia da prestazione.
Imparare a controllare le emozioni è fondamentale per non bloccarsi di fronte al professore, per evitare tentennamenti prima di una risposta o peggio ancora per evitare di fare scena muta nonostante le settimane di studio trascorse sui libri per preparare l’esame.

Un altro fattore che può causare una performance scadente, o addirittura una bocciatura, è lo stress.
Studiare come se non ci fosse un domani, senza un programma e senza un metodo, comporta un accumulo di stress dal quale è difficile non farsi sopraffare; ecco perché bisogna imparare a studiare in maniera produttiva, ottimizzano tempo ed energie.

Se invece dall’analisi emerge una preparazione inadeguata allora significa che bisogna rivedere il metodo di studio.
È fondamentale, in tal caso, effettuare un’onesta valutazione della prestazione, per poi andare ad analizzare le cause che hanno portato al fallimento.

Si tratta quindi di individuare le motivazione per le quali l’esame non è stato preparato nel modo giusto.

Se si è trattato di una cattiva gestione del tempo bisognerà provvedere ad una migliore pianificazione, suddividendo il materiale da studiare per il tempo a disposizione.
Se invece la pianificazione era stata fatta con i criteri giusti allora è il caso di lavorare sul senso di responsabilità; è il caso di impegnarsi a rispettare la tabella di marcia senza accumulare ritardi.

Ritrovare la motivazione focalizzando l’obiettivo

Essere bocciati ad un esame non è la fine del mondo; soprattutto se si è in grado di trarre qualche insegnamento utile dall’insuccesso.

Purtroppo c’è da dire che la maggior parte degli studenti non è in grado di cogliere l’aspetto ‘formativo’ della bocciatura e finisce per perdere la motivazione; i più pessimisti iniziano addirittura a valutare la possibilità di abbandonare gli studi.

A seguito di una bocciatura è normale sentirsi demotivati, ma non bisogna farsi prendere dallo sconforto; ritrovare la motivazione è fondamentale per andare avanti.

È importante rifocalizzare l’obiettivo finale del percorso di studi, come ad esempio il conseguimento della laurea e la successiva realizzazione professionale.

Non lasciarsi condizionare dai giudizi altrui

Lo stress provocato da una bocciatura ad un esame è già di per sé un carico abbastanza pesante da sopportare; ecco perché bisogna evitare di aggiungere ulteriori fattori stressogeni.

Nei limiti del possibile bisognerebbe evitare di circondarsi di persone pronte a giudicare; persone pronte a commentare senza una logica o peggio ancora ad elargire pillole filosofiche e inutili consigli.

Purtroppo la cultura del giudizio fa parte della nostra società e raramente si riesce ad evitarla; dai parenti agli amici, tutti in un modo o nell’altro tendono a giudicare, talvolta in malafede altre volte pensando ingenuamente di rendersi utili in qualche modo.

Bisognerebbe quindi imparare a non farsi condizionare, o peggio ancora demoralizzare da chi, senza sapere, parla, commenta e giudica.

Se vuoi davvero superare il senso di colpa per una bocciatura all’esame impegnati a correggere gli errori per ottenere un bel 30 e lode alla successiva sessione.

 


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