Cos’è e come funziona il mercato obbligazionario

Quando si parla di mercato obbligazionario, soprattutto tra i non addetti ai lavori, si tende sempre a fare un po’ di confusione.

Per quanto si tratti di un concetto ripreso quotidianamente dai media non tutti sanno esattamente cosa sono le obbligazioni e quali sono le dinamiche che regolano le emissioni, i rimborsi e gli interessi.

Per chi studia economia, per chi è interessato alla materia e per chi semplicemente intende arricchire il proprio bagaglio di conoscenze in campo finanziario l’università telematica Niccolò Cusano di Napoli ha realizzato questa breve guida.
Nei paragrafi che seguono forniremo una panoramica generale, chiara e concisa del mercato delle obbligazioni.

Buona lettura!

Cosa sono le obbligazioni

Per comprendere bene il funzionamento del mercato obbligazionario è necessario partire da un approfondimento di quelle che rappresentano il fulcro del mercato stesso: le obbligazioni.

In linea generale potremmo definire l’obbligazione come una sorta di prestito caratterizzata da una data di scadenza e da un tasso di interesse, che solitamente è più basso rispetto a quello previsto dalle banche.

Si tratta quindi di un titolo di debito emesso da un ente pubblico (Ministero del Tesoro, agenzie dello Stato ecc.) oppure da un’impresa privata (società commerciali) per ottenere capitale, ovvero per finanziare le proprie attività.

Il tasso di interesse è l’elemento che identifica i vantaggi dei titoli obbligazionari.
Per chi emette il titolo il vantaggio consiste in un prestito a tasso di interesse conveniente; per il creditore il vantaggio è identificabile nello stesso tasso di interesse, ovvero nella somma che riscuote per aver erogato il prestito.

Il tasso di interesse, protagonista assoluto del mercato obbligazionario, definisce il prezzo dell’obbligazione.
A seconda della durata può essere a lungo termine oppure a breve termine (fissato dalla Banca Centrale).
A seconda della tipologia può invece essere fisso, ovvero stabilito in anticipo, oppure variabile, per cui indicizzato in base al Libor o all’Euribor.

A differenza del capitale, che solitamente viene rimborsato al creditore in un’unica soluzione alla scadenza, gli interessi vengono corrisposti con cadenza periodica (trimestralmente, semestralmente o anche annualmente) durante il periodo che precede la scadenza.
Lo strumento attraverso il quale avviene la corresponsione dell’interesse prende il nome di cedola.

Le obbligazioni, in quanto attività finanziarie, sono anch’esse soggette a rischi, classificabili nelle seguenti categorie:

  • Rischio di interesse: legato alla variazione del tasso
  • Rischio di solvibilità: legato ad un eventuale inadempimento (mancato pagamento del capitale o dell’interesse) da parte dell’emittente
  • Rischio di liquidità: legato ad una difficoltà di vendita prima della scadenza
  • Rischio di cambio: legato alle variazioni di cambio tra la valuta domestica e quella dei titoli acquistati

Per valutare il livello di rischio ci si affida solitamente alle agenzie di rating specializzate, tra le quali emergono la Standard & Poor’s e la Moody’s.

Le caratteristiche

 Le varie tipologie di obbligazioni si differenziano per una serie di caratteristiche, tra le quali:

  • La durata: può variare da un minimo di alcuni mesi ad una durata indeterminata ‘a vita’.
    Chiaramente le obbligazioni che hanno una durata più lunga sono più rischiose per ciò che concerne il rimborso del capitale, anche se prevedono solitamente un tasso di interesse più alto
  • Il tasso di interesse: può essere fisso o variabile, oppure può essere modificato da fisso a variabile e viceversa.
  • La distribuzione e la capitalizzazione: gli interessi possono essere corrisposti periodicamente, a scadenza regolare, oppure possono essere capitalizzati per cui rimborsati insieme al capitale.
  • Obbligazioni scambiabili con azioni: obbligazioni convertibili, obbligazioni con warrant azionario/obbligazionario e obbligazioni rimborsbili in azioni scambiabili contro i titoli dell’azienda che le emette.

Mercato obbligazioni: cos’è e come funziona

Il mercato obbligazionario è lo strumento che attraverso l’emissione di titoli speciali (obbligazioni) consente a Stati e imprese di reperire finanziamenti.

Si tratta di uno dei mercati finanziari più importanti al mondo, ovvero il punto di incontro tra chi emette l’obbligazione e chi la acquista.

Per comprendere a fondo il funzionamento è sufficiente pensare ad una forma di prestito, che nel caso specifico è identificabile nell’obbligazione, che prevede un tasso di interesse da corrispondere ad una data scadenza in aggiunta alla somma iniziale.

In maniera piuttosto superficiale il mercato obbligazionario è considerato ‘sicuro’, ovvero un mercato sul quale investire senza rischi.

Purtroppo si tratta di un falso mito perché per quanto possa effettivamente essere meno rischioso di quello azionario non è possibile considerarlo ‘risk free’.

Il mercato obbligazionario si divide in mercato obbligazionario primario e mercato obbligazionario secondario.
Il mercato primario include tutte le nuove obbligazioni, che godono di una garanzia rilasciata dalle banche di investimento, collocate attraverso il meccanismo dell’asta.
Si rivolge quindi ad istituzioni e ad investitori privati.
Il mercato secondario comprende le transazioni effettuate su obbligazioni già esistenti.

Concludiamo con due precisazioni importanti: tutte le operazioni che fanno riferimento ad acquisti e vendite vengono effettuate in Borsa; attraverso tale mercato gli investitori possono eventualmente vendere i titoli prima della scadenza.

 


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