Come scrivere un saggio scientifico: regole e consigli utili

La conoscenza umana passa attraverso la letteratura scientifica per cui, se fai parte della categoria di ricercatori e studiosi che desiderano portare un contributo ad uno dei numerosi campi della scienza, ti interesserà sicuramente sapere come scrivere un saggio scientifico.

In realtà l’articolo si pone come guida pratica per tutti quelli che, per esigenze di studio o di lavoro, si ritrovano a dover affrontare la redazione di un testo scientifico o a dover scrivere un paper universitario.

L’Università Telematica Niccolò Cusano di Napoli ha raccolto in questo post una serie di regole e suggerimenti per relaizzare un elaborato allineato alle regole di scrittura e di struttura imposte dal genere letterario-scientifico. 

Cos’è il saggio scientifico

Per comprendere a fondo la funzione del saggio scientifico è d’obbligo partire dalla conoscenza della tipologia di elaborato.

Riportiamo di seguito la definizione presente sul sito di Wikipedia:

“Il saggio è uno scritto critico in prosa a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento, come per esempio scientifico, politico, filosofico, letterario, storico, artistico o di costume, trattato in modo non formale e di limitata estensione rispetto a scritti con una trattazione più ampia.”

Il saggio è una trattazione caratterizzata da una discreta lunghezza.
É tuttavia possibile considerare saggi anche elaborati più brevi, il cui testo si sviluppa nell’ambito di 20/30 pagine.

Può essere considerato a tutti gli effetti un genere letterario in quanto per la scrittura è necessario rispettare una serie di regole formali

Il testo scientifico è scritto solitamente da uno specialista e si rivolge prevalentemente agli esperti della materia oggetto di approfondimento.

Funzione

Il saggio scientifico ha lo scopo di informare, ovvero divulgare una scoperta afferente ad uno dei numerosi campi della scienza.

L’obiettivo finale e più ambizioso è ampliare la conoscenza umana o comunque fornire le basi per future ricerche e scoperte.

Struttura

La struttura della parte centrale del saggio, ovvero del corpo del testo, è sintetizzabile nell’acronimo IMRAD (Introduction Methods Results and Discussions), modello adottato da numerosi journal scientifici per le loro pubblicazioni.

In sintesi lo schema da seguire è composto da:

  • Introduzione: informazioni generali su ciò che è stato fatto e sugli obiettivi a cui tende l’operato
  • Metodi: procedure utilizzate durante gli studi e/o esperimenti (corpo del testo)
  • Risultati: presentazione e descrizione di dati, al netto di interpretazioni e valutazioni
  • Discussioni: spiegazione dei risultati ottenuti

É opportuno tenere sempre presente che il testo deve avere una struttura ordinata, nell’ambito della quale le varie sezioni risultino facilmente e immediatamente identificabili.
In tal senso suggeriamo di utilizzare font differenti oppure la funzione di Word che permette la suddivisione gerarchica del testo e la creazione automatica dell’indice.

scrivere un paper unversitario

Paper scientifico: regole formali e consigli di scrittura

In questo paragrafo daremo risposta ad un quesito piuttosto comune, soprattutto tra gli studenti universitari e i ricercatori in erba: come scrivere un paper scientifico?

Trattandosi di un elaborato di natura essenzialmente tecnica la stesura deve rispettare una serie di regole, strutturali, stilistiche e di scrittura, universalmente accettate dagli ‘scholars’ (comunità di studiosi professionisti di una specifica disciplina scientifica).

Di seguito le più importanti linee guida da seguire per realizzare un lavoro perfettamente allineato agli standard del genere.

Titolo

Iniziamo dalla definizione del titolo, la prima informazione acquisita dai lettori.

Si tratta di una sorta di biglietto da visita che, in quanto tale, deve essere scritto con estrema cura.
Innanzitutto bisogna evitare di essere troppo generici e allo stesso tempo anche di scoraggiare i lettori con titoloni tecnici.

Ciò che conta è rendere immediatamente chiaro l’argomento trattato: il titolo deve risultare semplice e accattivante.

Abstract

Quando si parla di abstract ci si riferisce alla sintesi, ovvero a quella che potremmo definire una versione ridotta del paper.

Dal momento che molti lettori, per questioni di tempo o per motivi pratici legati alle limitazioni di accessibilità del documento, leggono soltanto titolo e abstract è fondamentale concentrarsi sulla redazione di un testo efficace, chiaro e conciso.
Esso deve sintetizzare i motivi dello studio, ovvero il problema trattato, le procedure utilizzate e i risultati ottenuti.

L’autore deve essere in grado di selezionare i punti salienti dell’elaborato, per cui è consigliabile scrivere l’abstract a saggio ultimato, quando sono ben definiti e chiari i passaggi più rilevanti e interessanti della ricerca.

Per quanto riguarda la lunghezza, alcune riviste stabiliscono il numero massimo di parole.

Impostazione dell’elaborato

Nel caso di un saggio piuttosto lungo la prima pagina è dedicata esclusivamente all’indicazione del nome dell’autore, al titolo dell’elaborato, all’abstract e alle eventuali informazioni aggiuntive (corso di laurea, materia d’esame, nome del docente ecc.).

Nel caso in cui si tratti di un saggio scientifico breve (es 2 o 3 pagine) le suddette informazioni vengono posizionate sempre nella prima pagina ma nella parte alta, prima del testo.

Qualunque sia la lunghezza del lavoro il suggerimento è di numerare ogni pagina del documento.
Nel caso in cui il testo oltre ad essere medio lungo risulta anche piuttosto articolato è opportuno inserire  un indice, che riporti i titoli dei capitoli ed eventualmente dei paragrafi affiancati dal numero della pagina corrispondente.

Solitamente l’indice viene inserito nella seconda pagina, subito dopo l’intestazione.

Stile

Iniziamo col precisare che qualsiasi tipologia di testo scientifico non dovrebbe mai essere scritto in prima persona.

Per agevolare la comprensione del testo è consigliabile costruire frasi brevi e semplici, che risultino collegate in maniera logica le une alle altre.

Sono da evitare le frasi troppo articolate, le ripetizioni e gli inutili giri di parole; si tratta di elementi che annoiano il lettore.

In riferimento alla lunghezza non possiamo dare un’indicazione precisa in quanto essa dipende fortemente dall’argomento, dall’obiettivo cui esso tende e ovviamente dalla quantità di informazioni necessarie per far comprendere al target di lettori il contenuto del testo.

In linea generale bisognerebbe evitare di essere ridondanti o peggio ancora prolissi: un elaborato sientifico è ‘essenziale’.

Uno degli aspetti da curare con particolare attenzione è la scelta dei termini.
Bisogna innanzitutto utilizzare parole di cui si conosce l’esatto significato e che risultano universalmente accettate.

Sono da evitare i termini che notoriamente appartengono allo stile colloquiale e al contrario anche quelli troppo ricercati o di uso poco comune: appesantiscono inutilmente il testo.
La semplicità è la strada migliore per raggiungere la chiarezza.

In ogni caso è buona norma, in caso di dubbio, consultare un vocabolario e/o un dizionario tecnico-scientifico.

Elementi grafici

Sia le tabelle che i grafici rappresentano elementi indispensabili per la redazione di un saggio scientifico.

La presentazione dei dati all’interno di un testo non rende immediata la comprensione, piuttosto la rallenta e la rende relativamente complessa. Al contrario la presentazione e il confronto dei dati su grafici e tabelle agevola la comprensione e la memorizzazione delle informazioni.

Attenzione però ad usarli nel modo corretto.

La tabella presenta e mette in relazione dati; deve essere chiara e autoesplicativa; deve svilupparsi su due dimensioni (righe e colonne).

Il grafico fornisce al lettore una visione di insieme di un fenomeno; deve essere immediatamente comprensibile ed autoesplicativo; deve prevedere una didascalia, una scala dei valori e una legenda.

Entrambi gli elementi devono essere codificati da un titolo e da un numero, e devono avere sempre una citazione nel testo.
Nel caso in cui riportino dati provenienti da fonti esterne, e non da autonome elaborazioni, esse devono essere riportate nel titolo.

Un ultima precisazione importante: grafici e tabelle non devono mai riportare gli stessi dati.

Ora che sai come scrivere un saggio scientifico non devi fare altro che avviare la tua ricerca, o se ne hai già portato a termine qualcuna iniziare ad impostare l’elaborato sulla base dei suggerimenti che hai letto in questa guida.

Buon lavoro!


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