Come ottenere l’abilitazione all’insegnamento: il percorso da seguire
Sulla scia di una disciplina normativa che cambia continuamente, generando confusione, dubbi e perplessità, l’Università Telematica Niccolò Cusano di Napoli ha deciso di realizzare una guida che spieghi nel dettaglio come ottenere l’abilitazione all’insegnamento.
In Italia l’iter per diventare insegnante è piuttosto complesso, regolato da norme e nuovi decreti che cambiano frequentemente.
Dai requisiti per accedere alle graduatorie alle dinamiche che regolano l’esame di abilitazione all’insegnamento: il processo si presenta lungo e piuttosto articolato, oltre che che in continua evoluzione.
Per coloro i quali desiderano ricoprire il ruolo di docente è fondamentale mantenersi sempre aggiornati.
Ecco perchè abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza e di sintetizzare nella guida che segue i principali step previsti attualmente dalla normativa.
Prima di addentrarci nell’ambito dell’iter formativo e concorsuale è d’obbligo comprendere come funziona l’assegnazione dei ruoli.
Assegnazione dei ruoli: i criteri in vigore
Ai sensi dell’articolo 399, comma 1, del T.U. Istruzione, l’accesso ai ruoli del personale docente annualmente assegnabili avviene attraverso il seguente criterio percentuale:
- 50% mediante concorsi per titoli ed esami
- 50% attingendo alle graduatorie permanenti, fino ad esaurimento
Per quanto riguarda il secondo punto è d’obbligo una precisazione.
Le graduatorie, strutturate su base provinciale e aggiornate ogni tre anni, sono composte dai docenti che possiedono l’abilitazione all’insegnamento.
Con la legge n. 296 del 27 dicembre 2006 le iscrizione sono chiuse per cui l’articolo 399 del T.U. continuerà ad essere applicato fino all’esaurimento degli iscritti già presenti in graduatoria.
Attualmente le graduatorie ad esaurimento (GAE) sono articolate in tre fasce:
- La prima fascia comprende tutti i docenti che all’atto della costituzione delle graduatorie risultavano iscritti nelle graduatorie per soli titoli.
- La seconda fascia comprende tutti i docenti che all’atto della costituizione delle graduatorie, oltre al fatto di possedere l’abilitazione, avevano all’attivo 360 giorni di insegnamento.
- La terza fascia comprende i docenti che nel corso degli anni hanno conseguito l’abilitazione all’insegnamento.
Le graduatorie d’istituto per le supplenze
Ogni istituto dispone di graduatorie interne, strettamente legate alle supplenze.
Si tratta più semplicemente di liste alle quali attingono i dirigenti scolastici per selezionare i docenti a cui assegnare le supplenze.
La tipologia di supplenza può variare a seconda dell’esigenza e della durata:
- Annuale e temporanea: riguarda ruoli che non possono essere ricoperti dal personale incluso nelle graduatorie ad esaurimento.
Dura fino al termine delle attività didattiche. - Temporanea: riguarda la sostituzione di personale temporaneamente assente.
- Supplenza per la copertura di posti che sono diventati disponibili dopo il 31 dicembre
L’articolazione della GI (acronimo di Graduatoria d’istituto) prevede tre fasce, ognuna delle quali ha una validità triennale:
- Prima fascia: comprende i docenti iscritti nelle tre fasce delle graduatorie ad esaurimento.
- Seconda fascia: comprende i docenti che hanno conseguito l’abilitazione ma non sono iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.
- Terza fascia: comprende i docenti, di scuola secondaria di I e II grado, in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento ma non abilitati
Come diventare insegnante
Entriamo nel cuore del nostro post per analizzare l’iter attualmente previsto per diventare insegnante e per lavorare come tale all’interno del sistema scolastico italiano, sia nell’ambito della scuola primaria che secondaria.
In Italia il percorso per diventare docente passa attraverso due step: il conseguimento del titolo di accesso all’insegnamento e l’abilitazione.
Il possesso dei titoli di studio che danno accesso all’insegnamento consente l’inserimento nelle graduatorie di istituto di III fascia, dedicata ai docenti selezionabili per incarichi di supplenza a tempo determinato.
L’abilitazione all’insegnamento consente l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto e fornisce il requisito indispensabile per la partecipazione ai concorsi per titoli ed esami.
Come accennato nel corso dei precedenti paragrafi la graduatoria concorsuale è una delle due fonti dalle quali si attinge, per il 50% dei posti disponibili annualmente, per l’assegnazione dei ruoli a tempo indeterminato.
Scuola dell’infanzia e primaria: titoli e abilitazione
Partiamo dai requisiti richiesti dalla normativa per accedere all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria.
I titoli di accesso, nel caso specifico validi anche ai fini dell’abilitazione, sono:
- Laurea in Scienze della Formazione primaria (vecchio e nuovo ordinamento)
- Diploma di Istituto magistrale conseguito entro gli anni 2001-2002 (esclusivamente per la scuola dell’infanzia)
- Diploma di Liceo Socio-psico-pedagogico conseguito entro gli anni 2001-2002
Secondo quanto stabilito dall’articolo 6 del Decreto Ministeriale 249 del 2010, l’abilitazione per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria si ottiene con il conseguimento di una laurea magistrale in Scienze della Formazione primaria e con lo svolgimento del relativo tirocinio.
Oltre a consentire l’inserimento nella II fascia della graduatoria d’istituto il requisito permette la partecipazione ai concorsi.
Scuola secondaria: titoli e abilitazione
Per quanto riguarda l’insegnamento nelle scuole secondarie di I e II grado, i titoli di studio sono prescritti all’interno del Decreto del Presidente della Repubblica 19 del 2016, modificato dal Decreto Ministeriale 259 del 9 maggio 2017.
L’iter per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado è stato modificato dalla Legge di Bilancio 2019, la quale abolisce il FIT e ripristina il concorso abilitante, indetto con cadenza biennale.
La partecipazione è riservata a chi ha già l’abilitazione.
Sono tuttavia previsti due requisiti il cui possesso estende la partecipazione anche a chi non ha l’abilitazione. Eccoli nel dettaglio:
- Laurea magistrale o a ciclo unico che da accesso alla classe di concorso
- 24 Crediti Formativi Universitari nelle discipline antro-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche (Decreto Ministeriale 616 del 2017)
Il superamento delle prove con un punteggio minimo di 7/10 costituisce il requisito per l’abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso per la quale ci si candida.
La Legge di Bilancio prescrive la candidatura per il contingente di posti di una sola regione, con probabile estensione a 3, e ne limita l’indicazione come segue:
- Una classe di concorso per la scuola secondaria di I grado
- Una classe di concorso per la scuola secondaria di II grado
- Posti di sostegno
Formazione universitaria
La base dalla quale partire per acquisire le competenze per ricoprire il ruolo di insegnante è data dai corsi di laurea in Scienze della Formazione.
Prendiamo in considerazione la proposta attivata dall’Università Telematica Niccolò Cusano, articolata nei seguenti percorsi:
- Corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione – curriculum Cognitivo Funzionale (triennale)
- Corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione – currculum Pedagogico Sociale (triennale)
- Corso di laurea in Scienze Pedagogiche – curriculum Socio-giuridico (magistrale)
- Corso di laurea in Scienze Pedagogiche – curriculum Psico-educativo (magistrale)
Si tratta di percorsi estremamente professionalizzanti, impostati su programmi di studio strutturati sulla base delle attuali esigenze del contesto educativo.
Tra gli obiettivi cui mirano i corsi di laurea Unicusano afferenti al settore della formazione figura l’erogazione di conoscenze interdisciplinari che integrano l’aspetto sociale, educativo e pedagogico dell’insegnamento.
Al fine di rendere più agevole la frequentazione dei corsi, Unicusano propone l’innovativa modalità e-learning, basata su una didattica a distanza che sfrutta le potenzialità di una piattaforma telematica di ultima generazione.
Grazie all’opportunità di ascoltare le lezioni in streaming e di accedere al materiale didattico in qualsiasi momento della giornata è possibile impostare l’apprendimento sulla base delle personali esigenze, senza vincoli di orario.
Ora sai come ottenere l’abilitazione all’insegnamento e quali sono gli step da seguire per conseguire i requisiti che consentono di ricoprire il ruolo di docente.
Per essere sempre aggiornato su eventuali novità ti suggeriamo di monitorare frequentemente il sito del Miur.
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