Come diventare operatore socio sanitario: studi e possibilità

Sull’attuale mercato del lavoro, caratterizzato da incertezza e precarietà, l’ambito sanitario-sociale garantisce ottime opportunità di impiego; ecco perché è importante sapere come diventare operatore socio sanitario.

Messo a dura prova da eventi inaspettati e violenti, il settore della sanità è alla disperata ricerca di profili qualificati, in grado di assistere i pazienti e assecondarne le peculiari esigenze di cura e benessere.

Il divario tra la grande richiesta e la reale disponibilità di figure specializzate determina un gap piuttosto interessante in ottica occupazionale, soprattutto per chi possiede alcune doti fondamentali come ad esempio l’empatia, la capacità di ascolto, la predisposizione ad aiutare gli altri.

Cosa fa un operatore socio sanitario: le mansioni

La figura dell’operatore socio sanitario, identificata anche con l’acronimo OSS, viene codificata nel 2001 dall’Accordo Stato-Regioni, sostituendo di fatto le figure dell’ OTA (Operatore Tecnico addetto all’Assistenza, attivo in ambito sanitario) e dell’OSA (Operatore Socio Assistenziale, attivo in ambito sociale).

Il profilo si occupa di assistere le persone con problematiche di natura sociale o di salute, come ad esempio gli anziani, i disabili, i degenti in ospedale, le persone con problemi psichiatrici ecc.
Il suo compito è soddisfare nella loro quotidianità i bisogni primari del paziente, sia durante la degenza in ospedale e sia a domicilio.

In concreto, ecco le attività per le quali un OSS fornisce supporto:

  • Preparazione e somministrazione di pasti a pazienti non autosufficienti
  • Attività diagnostiche e terapeutiche (es. somministrazione di farmaci, piccole medicazioni e bendaggi, rilevazione parametri vitali, ecc.)
  • Sorveglianza delle terapie infusionali
  • Deambulazione
  • Igiene personale
  • Igiene ambientale
  • Mantenimento e/o stimolazione dell’attività motoria
  • Primo soccorso
  • Utilizzo degli apparecchi medicali
  • Disinfezione e sterilizzazione degli strumenti e dei presidi sanitari
  • Trasporto di materiale biologico
  • Promozione di attività di animazione e socializzazione

In ambito sanitario la professionalità di un OSS si inserisce tra il paziente e il personale medico/infermieristico; si ritrova quindi a collaborare e lavorare costantemente con medici e infermieri, dai quali riceve precise disposizioni operative.
In ambito sociale-sanitario collabora con assistenti sociali, educatori, animatori, fisioterapisti e ovviamente medici e infermieri.

Gli operatori socio-sanitari si inseriscono sia in ambito pubblico che in quello privato.
Tra gli utenti a cui più frequentemente prestano assistenza rientrano quindi sia i soggetti che presentano disagi sociali e sia gli individui affetti da patologie mediche (anziani, disabili, bambini problematici, adulti con disturbi psichiatrici e degenti).

Tra i contesti in cui possono operare rientrano ospedali, ASL, case di cura, residenze sanitarie, case di riposo, comunità di accoglienza, scuole, ambulatori privati,

Come diventare OSS: requisiti e formazione

Per lavorare come operatore socio sanitario non è richiesto il possesso di una laurea.
Tuttavia, per poter svolgere la professione è necessario seguire un iter di formazione ben definito, per il cui accesso la normativa prevede i seguenti requisiti:

  • Maggiore età
  • Cittadinanza italiana; per gli stranieri possesso di un regolare permesso di soggiorno
  • Possesso di licenza media
  • Conoscenza della lingua italiana (per i cittadini stranieri)
  • Buona propensione ad assistere le persone

Il possesso dei suddetti requisiti consente l’accesso al percorso formativo regolamentato dall’Accordo Stato-Regioni del 2001, che nel dettaglio prevede la frequentazione di un corso per OSS.

I corsi di formazione professionale sono organizzati da enti di formazione accreditati dalla Regione, per cui sono riconosciuti a livello nazionale.
La durata massima è di 18 mesi, nell’ambito dei quali sono previste 1000 ore di lezione di cui circa 500 dedicate ad esperienze di tirocinio.

I percorsi formativi prevedono l’erogazione di competenze che riguardano le principali tecniche di assistenza ai pazienti affetti da patologie; competenze integrate da esperienze pratiche presso strutture sanitarie.

In particolare, il programma si focalizza su insegnamenti che riguardano le seguenti aree disciplinari:

  • socio-culturali
  • psicologico-sociali
  • igienico-sanitarie
  • tecnico-operative

È previsto l’approfondimento di argomenti che riguardano la legislazione socio-sanitaria, la psicologia applicata e socio-relazionale, l’igiene e il comfort dell’ambiente, l’alimentazione, il primo soccorso, la mobilizzazione e l’assistenza rivolta a determinate categorie di pazienti quali ad esempio anziani, disabili, persone affette da disturbi mentali.

Superato l’esame finale il corsista ottiene la qualifica per operare come OSS.

Il profilo può trovare impiego presso le strutture private oppure accedere al settore pubblico previo superamento di un concorso pubblico. Può quindi svolgere attività di assistenza in ambito ospedaliero oppure nei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali di tipo residenziale, semiresidenziale e domiciliare.

Per chi ha conseguito una laurea e intende acquisire una specializzazione in un determinato ambito operativo e per chi desidera aggiornare il proprio know how sono disponibili numerosi master sanitari.
Tra le varie proposte segnaliamo i corsi attivati dall’Università telematica Niccolò Cusano, i cui programmi vantano uno spiccato orientamento alle attuali esigenze del mercato e la cui modalità didattica telematica consente di seguire le lezioni comodamente online.

Ora sai come diventare operatore socio sanitario per cui non devi fare altro che iniziare l’iter formativo previsto per il conseguimento dell’attestato professionale.

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Credits immagine: DepositPhoto.com/AllaSerebrina


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