Un’app per gli studenti per denunciare gli abusi edilizi a Napoli

L’abusivismo e gli scempi edili sono un tema scottante nella città di Napoli e dintorni. Continuano infatti ad essere una delle emergenze più importanti, sia per quanto riguarda la tutela del territorio, sia per quanto riguarda il sistema legale edilizio. Ma come fare a segnalare un abuso edilizio a Napoli? Ad oggi è più facile.

Se infatti un tempo il processo per denunciare tale abusivismo era davvero lungo e anche pauroso per molti, ad oggi è addirittura nata un’app volta proprio alla denuncia di tali atti di illegalità. Ne saranno contenti i cittadini, come anche gli studenti di Napoli, specialmente i laureandi in Giurisprudenza, oppure chi segue un master in Tutela del Territorio a Napoli. Un’app per studenti per denunciare gli abusi edilizi era proprio quello che tutti stavamo aspettando!

L’App si chiama Ops ed è stata ideata dall’Osservatorio sul Consumo di Suolo in Campania e permetterà ai cittadini di sapere come segnalare gli abusi edilizi e gli scempi che avvengono a Napoli e in territorio campano in generale. Ma non è tutto: attraverso quest’app potranno essere segnalate anche le buone pratiche atte a valorizzare il paesaggio, dando voce e rafforzando ancora di più la comunità partenopea ai fini della tutela e della valorizzazione del territorio, rispondendo alle necessità di molti cittadini in merito.

Come funziona l’app contro gli abusi edilizi

La risposta a come funziona l’app contro gli abusi edilizi a Napoli è intuitiva tanto quanto l’app stessa. Basteranno pochi click attraverso il proprio smartphone per segnalare un abuso, o una minaccia, agendo in maniera concreta contro il mattone selvaggio che sempre più spesso dilaga nella nostra città.

Si tratta di una notevole iniziativa di cittadinanza attiva, resa possibile grazie all’uso delle tecnologie, che sempre più stanno contribuendo a migliorare e ammodernare la vita di Napoli e dintorni, come è cominciato ad accadere qualche tempo fa anche grazie all’Università Telematica Niccolò Cusano di Napoli, con i suoi corsi di laurea online, i suoi master online e l’innovativo Learning Centre.

L’app è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il DiAR Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Legambiente, l’INU Istituto Nazionale di Urbanistica e il Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo, oltre che al supporto del Dipartimento di Informatica dell’Unievrsità di Fisciano e all’associazione Riscatto Urbano.

La presentazione dell’app per segnalare gli scempi edilizi a Napoli è avvenuta il 25 gennaio alle 11.00 presso il Dipartimento di Architettura della Federico II in due sessioni. La prima è stata dedicata agli studenti universitari e delle scuole superiori di Napoli, mentre la seconda si è svolta in presenza dei circoli Legambiente Campania.

Per quanto sia un’app per la cittadinanza attiva pensata per tutti i cittadini, c’è da ammettere che strizza particolarmente l’occhio ai più giovani. Si tratta infatti anche di una app per studenti, che già erano stati coinvolti nel progetto “Ricominciamo dalla bellezza: siamo la parola ai giovani!”, finanziato dal Piano Azione Coesione Giovani no profit, indicendo l’inizio di un processo di sensibilizzazione molto lunga, ma anche molto importante.

Se si guarda a fondo, infatti, lo scopo dell’app non è solamente quello di permettere ai cittadini di denunciare, oppure segnalare gli aspetti positivi del territorio che abitano, ma anche quello di sensibilizzare soprattutto i giovani ad avere una maggiore consapevolezza  e a guardare con occhio più critico il territorio che li circonda. Saperlo valutare, ma soprattutto saperlo amare e proteggere.

Si tratta di un passo fondamentale se si intende indirizzare l’edilizia e la tutela ambientale in una direzione ben precisa, poiché saranno le generazioni future a dover mantenere questo istinto di conservazione e, soprattutto, l’iniziativa alla valorizzazione.

Un’app che invita a domande come: come posso migliorare l’ambiente in cui vivo? Cosa migliora la qualità della vita? cosa migliora la mia città?

L’Osservatorio del Consumo del Suolo sarà quindi un luogo virtuale dove le istituzioni e i cittadini, soprattutto giovani, potranno collaborare per monitorare e denunciare gli scempi e gli abusi a Napoli, un luogo “di proposta per affiancare il mondo della politica della nostra Regione nella formulazione di regole atte a contrastare la perdita e il degrado di suoli liberi e la loro trasformazione in superfici urbanizzate”, come dichiara la mission del progetto. Insomma, tra le ultime notizie è un’ottima news per quanto riguarda gli abbattimenti di case abusive a Napoli.

Sensibilizzazione, consapevolezza e partecipazione si stringono la mano per creare un team d’incredibile potenza, dinamico e veloce, come solo la tecnologia sa permettere, dedicato soprattutto a scuole e università, reali vivai di cambiamenti e di nuove idee.

Ultimo, ma non meno importante, il valore che l’app ha nell’ambito della ricerca su vari temi. Essa infatti fornirà importantissime informazioni sia a livello demografico che ambientale, permettendo di comprendere meglio le tendenze sociali, come anche le percezioni cittadine rispetto a temi come “illegalità”, “tutela” e “valorizzazione”. Si tratta di dati importantissimi rispetto alle azioni di sensibilizzazione future e agli eventuali sviluppi dell’app.

Nel mentre, Legambiente rilancia la raccolta firme europea SALVAILSUOLO, finalizzata all’ottenimento di una legislazione comunitaria efficace per la tutela del suolo pubblico, sia in Italia che nella Comunità Europea.


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