Green Marketing: cos’è, cosa studiare e quali sbocchi professionali.

Con l’avvento della Green Economy si è sviluppato un fitto substrato di declinazioni Green che riguardano ogni branca dell’economia e del business. È ad esempio il caso del Green Marketing, realtà in via di fervente sviluppo, sempre più diffusa e applicata, e sempre più alla ricerca di professionisti del settore.

Argomento affrontato anche nel master online in Green Economy e Management Sostenibile, oggi daremo risposta a domande come: cos’è il Green Marketing? E come si lavora nella Green Marketing?

Cos’è il Green Marketing.

Quando una persona va a fare ad esempio la spesa, le prime domande che si pone sono: quanto cosa un determinato prodotto? Ci sono per caso alcune offerte speciali che possono fare al mio caso? Ma anche domande più “consapevoli”, che si sono sviluppate soprattutto negli ultimi tempi e con l’avvento di una maggiore sensibilità rispetto alla produzione alimentare e all’impatto ambientale che le nostre industrie hanno. Parliamo di quesiti come: come è stato prodotto? È un prodotto a favore dell’ambiente? È un prodotto biologico? Costa di più, ma ne vale la pena?

Anche detto eco-marketing o marketing ambientale, il Green Marketing è il tipo di marketing applicato dalle industrie che fanno parte alla green economy e che quindi si preoccupa di pubblicizzare non solo un prodotto, convincendo il fruitore all’acquisto, ma anche di pubblicizzare la filosofia che c’è dietro a tale prodotto, promuovendo anche uno stile di vita e di consumo più sostenibile e consapevole. Il tutto, ovviamente, attraverso strumenti altrettanto green e consapevoli.

Si tratterà quindi anche di un tipo di marketing molto etico, che in qualche modo si discosta dalle machiavelliche regole tradizionali del marketing che, in qualche modo, autorizzano qualsiasi mezzo purché si raggiunga un fine.

La sfida più grande del Green Marketing è probabilmente tutta qui. Nonostante infatti sempre più consumatori preferiscono prodotti che rispettano l’ambiente sotto ogni punto di vista, comunque trovare il proprio posto all’interno di un mercato con prezzi molto più bassi è difficile e riuscire ad essere scelti senza ricorrere a metodi meno sostenibili e etici non è un obiettivo semplice da raggiungere.

come lavorare nel green marketing

Come lavorare nel Green Marketing.

Quali studi seguire, dunque, per lavorare nel Green Marketing?

Per cominciare, un corso di laurea che dia le giuste basi per poi approfondire il tema del Marketing in ottica green è un ottimo inizio. A Napoli, diverse opzioni particolarmente indicate le propone l’Università Telematica Niccolò Cusano, con i suoi corsi di laurea online, altamente specializzanti e qualificanti, ma anche green proprio nella metodologia telematica in cui si presentano.

L’Università Telematica Unicusano stessa è un’università green, grazie anche al suo progetto Ateneoverde.it.

A seguire, c’è la possibilità di specializzarsi con master pensati apposta per chi intende lavorare in questo settore. Come abbiamo detto, un esempio potrebbe essere proprio il Master online in Green Economy e Management Sostenibile.

All’interno del suo piano di studi, sono previste materie come la Comunicazione e la promozione dell’impresa “verde”. Attraverso questo modulo, verranno approfondite sotto ogni punto di vista le tematiche riguardanti il Green Marketing, o Sustainable Marketing, analizzando il ruolo della comunicazione nella green economy ed esplorando quali sono gli strumenti e le piattaforme più adatte e innovative per la promozione di prodotti green e le filosofie dietro a marchi che operano in questo settore.

Ovviamente, anche un master in Digital Marketing può essere un ottimo strumento per approfondire le proprie competenze nel settore del marketing, per poi declinarle nell’ambito “verde”.

Trattandosi di corsi di master erogati online in modalità blended, grazie alle piattaforme telematiche Unicusano, si tratta di corsi di studio che garantiscono una massima ottimizzazione dei tempi e permettendo di conciliare al meglio studio e lavoro.

Sono quindi perfetti anche per chi intende aggiornarsi professionalmente, portando nuove competenze e nuovi strumenti al proprio paniere professionale. Per chi invece ancora non è un professionista del settore, il maggior tempo a disposizione permette di frequentare tirocini ed esperienze lavorative che aumentano la propria preparazione e le proprie possibilità di placement finale.

Per maggiori informazioni rispetto ai corsi di studio online Unicusano, non esitate a chiedere subito qui.

Gli sbocchi professionali nel Green Marketing.

Una volta specializzatisi in tale ambito, gli sbocchi professionali previsti dal Green Marketing sono tanti e vari. Esaminiamoli uno per uno e nello specifico.

  • Marketing Manager – Il marketing manager è colui che dirige la campagne di green marketing e si occupa della strategia di business in generale. Si occupa quindi di riuscire a comunicare il messaggio e l’etica green attraverso la pubblicità, promuovendo gli aspetti “versi” dell’azienda per la quale opera. Si occupa anche di gestire ricerche di marketing e analizzare i risultati al fine di individuare eventuali miglioramenti nei prodotti e nelle iniziative promosse dal marketing team.
    Si può inoltre occupare di curare il packaging di un prodotto (o meglio, del non-packaging se si parla di prodotti green), come anche i suoi certificati e le sue qualificazioni di sostenibilità e rispetto ambientale.
    In ultimo, può collaborare con gli altri dipartimenti al fine di migliorare i prodotti e gli obiettivi green di un’azienda, anche e soprattutto grazie al feedback del pubblico di cui il Marketing Manager si occupa.

  • Market Reseach Analyst – Qui parliamo di dati, ricerche e analisi finalizzati al miglioramento dei prodotti e alle soluzioni ad eventuali problemi che un brand può incontrare al momento del confronto con il pubblico.
    I suoi strumenti principali sono le interviste, i questionari, i focus group, i forum e, ovviamente, i social network, attraverso i quali può entrare in contatto con i consumatori e analizzare i loro comportamenti e le loro opinioni, specialmente quando si parla di “verdezza” e affidabilità di un’azienda agli occhi dei consumatori e, soprattutto, dei non-consumatori.
    Questo professionista è anche colui che individua le nuove richieste e le nuove idee che potrebbero essere sviluppare da un’azienda, aiutandola a mettere a punto prodotti che soddisfano sempre di più il consumatore, e ovviamente l’ambiente.
    Individua inoltre quali sono i valori più “verdi” per il consumatore e si occupa di sviluppare nuovi software e grafici inerenti alla raccolta e all’analisi dati.

  • Public Relations Manager – Questo Manager è colui che rappresenta l’azienda e i suoi valori, in questo caso green e che per suo conto si rapporta con il mondo. È colui che quindi si occupa di redarre i comunicati stampa, come anche qualsiasi altro discorso o testo che entri a contatto con il pubblico e che intenda descrivere un’azienda. Non parliamo della pubblicità, bensì dell’immagine di una compagnia e di come essa si presenta al pubblico, anche attraverso iniziative, conferenze, workshop e negozi.

studiare green marketing

Le campagne di green marketing.

Dunque come funziona nello specifico una campagna di green marketing e in cosa si differenzia da una campagna di marketing classica?

Innanzi tutto, l’approccio olistico richiesto da questo tipo di marketing. Non vi è successo nel semplice sottolineare ed evidenziare gli aspetti green di un prodotto o di un’azienda. Il Green Marketing, o meglio, il Green Consumer esige un tipo d’impegno molto più vasto rispetto al singolo prodotto. Non basta un’unica produzione green a rendere un’azienda altrettanto sostenibile e verde. Soprattutto quando il consumatore si rivela così scettico rispetto alle pretese di “verdezza” avanzate da sempre più aziende.

Una campagna di Green Marketing si dovrà focalizzare dunque sì su piccolo prodotto, ma anche e soprattutto sull’immagine dell’azienda nel suo complesso e sulle iniziati e i progetti che ne dimostrino la natura green nel suo insieme.

Il “greenwashing”, come viene chiamata in inglese, ossia il dare una pretesa green alla propria pubblicità, al prodotto o all’azienda in generale, non basta. In altre parole, non basta che si inviti il consumatore a prestare attenzione all’ambiente per proporsi come “environmental friendly”. Sono infatti molte le aziende che, usando una retorica green, non fanno altro che mascherare l’intento di abbassare i loro costi di produzione o di manutenzione, senza alcuna intenzione reale di operare in favore dell’ambiente.

Una campagna di Green Marketing deve quindi, prima di tutto, stabilire una forte credibilità rispetto alla sostenibilità e alla consapevolezza di una determinata azienda. Qui nasce il suo olismo, che deve tenere di conto ogni singolo aspetto della realtà di una produzione, di un servizio o di un qualsiasi tipo di prodotto.

L’onestà e la trasparenza sono assolutamente necessari per raggiungere un obiettivo del genere, a costo di ammettere delle “falle” del sistema. in questo modo, si potrà avere un onesto dialogo con il consumatore, che sarà il primo veicolo di miglioramento e maggiore sostenibilità.

Grande attenzione va inoltre prestata alle certificazioni di “sostenibilità ambientali” presenti al mondo e rilasciate da tanti e diversi organismi. Alcune sono ovviamente più importanti e auspicabili di altre, ma visto che questo tipo di certificazioni si rivolgono a quasi tutti gli aspetti di una produzione o della fornitura di un servizio, dalla nascita dell’idea all’utilizzo che ne viene fatto dal consumatore, senza mai perdere d’occhio lo smaltimento di tale prodotto o servizio, il green marketing deve proprio mirare a raggiungere il numero più alto possibile di tali qualifiche, che sicuramente aiuteranno l’azienda nella sua marcia verso l’affidabilità agli occhi del consumatore.


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