Musica rilassante per studiare: la nostra playlist

Hai mai provato la musica rilassante per studiare?
Sai che ha effetti benefici sulla concentrazione e che può concretamente migliorare la qualità del tuo apprendimento?

Se sei un liceale o uno studente universitario, quasi sicuramente le hai provate un po’ tutte per riuscire a rimanere concentrato per ore all’approssimarsi di un’interrogazione o di un esame.

Al di là di quelle che possono essere tecniche di lettura veloce, schemi, mappe concettuali e stratagemmi vari per memorizzare concetti e informazioni più velocemente, esistono alcune playlist musicali, o più precisamente alcuni generi musicali, che concretamente migliorano le performance nello studio.

Ora i più scettici staranno pensano: ‘come può una canzone aiutare a studiare meglio?’.
La credenza comune, soprattutto tra i genitori costantemente preoccupati dei risultati scolastici dei propri figli, vede la musica come una fonte di distrazione.

C’è chi sostiene fermamente che ascoltare musica durante lo studio provochi disattenzione. In realtà esistono numerose ricerche che, dati alla mano, confermano che un sottofondo musicale sia in grado addirittura di migliorare la concentrazione e le performance della memoria.

E’ chiaro però che l’effetto può variare da persona a persona, e soprattutto che le playlist per lo studio devono essere adatte alla predisposizioni e alle preferenze personali.
In parole più semplici: ognuno deve trovare la sua playlist ideale, e in particolare il genere che risulti gradevole al cervello.

Secondo alcune ricerche ogni materia ha il suo genere; noi dell’Università Telematica Niccolò Cusano di Napoli analizzeremo, in questo post, il potere benefico della musica in generale e ti forniremo qualche playlist di musica rilassante per studiare.
Puoi chiaramente scegliere di utilizzare Spotify o un qualunque altro servizio di musica in streaming …

A te la scelta!

Musica strumentale

Tra le numerose ricerche condotte sui benefici della musica sullo studio esiste un dato che mette tutti d’accordo, e riguarda il genere musicale più idoneo a favorire la concentrazione.

Professori e ricercatori, in percentuale piuttosto alta, sono concordi nell’affermare che la migliore musica per incrementare le performance nell’apprendimento è quella strumentale.

L’assenza di testo, parole e voci trasforma il pezzo in un dolce e rilassante sottofondo, perfetto per l’attenzione, il ragionamento logico e la concentrazione.

Non servono particolari studi per intuire e comprendere che i brani cantati tendono a focalizzare l’attenzione di chi le ascolta sulle parole.
Per quanto possa risultare banale e scontata, l’affermazione si basa comunque su dati di ricerche reali.

Musica classica

Hai mai sentito parlare dell’effetto Mozart?

Tanto per iniziare a familiarizzare con il concetto ti forniamo qui di seguito la definizione data da Wikipedia:

“l’effetto Mozart è una controversa teoria scientifica elaborata nel 1993 dai fisici Grodon Shaw e Frances Rauscher. Secondo i due ricercatori l’ascolto della sonata in re maggiore per due pianoforti (KW 448) di Wolfgang Amadeus Mozart avrebbe causato un temporaneo aumento delle capacità cognitive di un gruppo di volontari.  Trentasei studenti furono suddivisi in tre gruppi e sottoposti a tre diverse condizioni di ascolto…”

I risultati furono sorprendenti:

“ il gruppo che aveva ascoltato Mozart prima del test ottenne un punteggio mediamente superiore di dieci punti rispetto agli altri”

In altre parole la Sonata di Mozart, secondo i due ricercatori, è in grado di migliorare le capacità di ragionamento spazio-temporali.
L’opera del compositore austriaco sarebbe quindi in grado di produrre una sorta di rilassamento, dal quale deriverebbero una riduzione del ritmo cardiaco e un abbassamento della pressione sanguigna.

Il medico otorinolaringoiatra Alfred Tomatis, che per anni si è dedicato allo studio dei legami esistenti tra voce, cervello e orecchio, ha dichiarato:

“Mozart è un’ottima madre, provoca il maggior effetto curativo sul corpo umano”

Oggi con ‘effetto Mozart’ si intendono i risultati benefici prodotti dalla musica sulle capacità cognitive, senza contare il fatto che il genere classico ha un effetto positivo anche sull’umore, in quanto aiuta a ridurre lo stress.

In particolare la musica classica sembra avere particolari effetti positivi sullo studio di materie che hanno in qualche modo a che fare con i numeri.

Via libera quindi alle playlist che includono pezzi di Beethoven, Mozart e Rossini.

Tra i brani da scaricare consigliamo:

  • I giorni – Ludovico Einaudi
  • Concerto per pianoforte ed orchestra N° 20 in re minore K 466,03 Rondò – Mozart
  • Concerto per violino N° 5 in A,K. 219 – Mozart

musica per lo studio

Suoni della Natura

Li abbiamo inseriti nel nostro elenco di musica per lo studio anche se in realtà non si tratta di veri e propri sottofondi musicali.

Stiamo parlando dei suoi della natura, associabili per tipologia ai cosiddetti ‘rumori bianchi’ (suoni ripetitivi e ritmici derivanti da tutte le frequenze udibili).

Ritmo e ripetizione sono le caratteristiche che fanno sì che tali tipologie di suoni non vengano percepiti dal cervello come fonti di disturbo; al contrario il cinguettio degli uccelli, le onde del mare, lo scroscio della pioggia e il fruscio delle foglie favoriscono la concentrazione e il rilassamento.
In altre parole potremmo dire che aiutano a scaricare lo stress e a migliorare le capacità cognitive.

Un pieno di energia

Abbiamo finora parlato di tipologie di musica per studiare per così dire ‘tranquille’.

In particolari momenti della giornata e per le caratteristiche peculiari di alcuni studenti può nascere l’esigenza di ricevere una forte carica di energia.

All’approssimarsi di un esame o in quei periodi di studio intenso e prolungato può capitare di sentirsi spenti e demotivati, oltre che stanchi e stressati.
In questi particolari momenti i brani che abbiamo raccolto nella seguente playlist ti aiuteranno a ritrovare la carica e la motivazione per affrontare la giornata con l’approccio giusto.

  1. No lie – Sean Paul
  2. It aint’t me – Kygo con Selena Gomez
  3. My way – Calvin Harris
  4. Echame la culpa – Luis Fonsi, Demi Lovato
  5. Whatever it takes – Imagine Dragons
  6. Like I do – David Guetta, Martin Garrix, Brooks
  7. No vacancy – One Republic
  8. Let me love you – DJ Snake, Justin Bieber
  9. Nobody does it better – Michael Calfan
  10. Sing – Ed Sheeran
  11. Happy –Pharrel Williams

Il genere musicale per ogni materia

Musica classica per studiare meglio italiano, musica pop/rock per le materie che implicano creatività e musica classica per la matematica: ogni materia ha il suo sottofondo ideale.

Ecco di seguito qualche consiglio utile per scegliere la playlist giusta.

Matematica

Numeri e formule richiedono concentrazione e attenzione.

Le sinfonie di Bach, Beethoven, Wagner e Rossini sono perfette per chi si approccia a materie inerenti e/o correlate a matematica, fisica e chimica.

Materie umanistiche

Storia, letteratura e in generale tutte le discipline dall’impostazione prevalentemente nozionistica richiedono una lettura attenta e di conseguenza un elevato livello di concentrazione.

Il consiglio in tal senso è di ascoltare musica priva di testo scegliendo da Youtube una delle numerose playlist di suoni della natura, e/o di altre tipologie di rumori bianchi, che in quanto tali ideali creano un sottofondo piacevole senza provocare distrazione.

Per quanto contengano testi anche le canzoni di Enya sono perfette per lo studio delle materie umanistiche; da un grande classico come ‘Orinoco Flow’ a ‘Only time’ la scelta è incredibilmente ampia.

Materie artistiche

Concludiamo con quelle discipline che richiedono creatività e originalità; il sottofondo ideale in tal caso deve essere in grado di stimolare la mente e la fantasia.

Generi come il pop e il rock rispondono perfettamente all’esigenza; per quanto riguarda la scelta dei brani la selezione, per essere efficace, deve risultare allineata alle personali preferenze.

Parola d’ordine per la creazione della playlist: ritmo intenso.

Ora che conosci i benefici della musica, rilassante e non, per studiare meglio, non ti resta che iniziare a preparare la tua playlist e testare gli effetti sulla qualità del tuo apprendimento.


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